Protostoria in Friuli
Le ricerche su tumuli e castellieri del Friuli hanno come obiettivo primario l’approfondimento delle conoscenze sulle culture fiorite nelle età del bronzo e del ferro, periodi cruciali della più antica storia d’Europa, col fine ultimo di conseguire una visione sempre più chiara ed organica dello sviluppo storico-culturale di questa regione, che in varie fasi ha esercitato un’importante funzione di ponte sia in senso ovest-est, tra l’ambito veneto-padano e il Friuli orientale, il Carso, l’Istria e la penisola balcanica, sia in senso nord-sud, tra i territori alpini e l’Oltralpe da una parte, le coste dell’alto Adriatico dall’altra.
All’esigenza di conoscenza va aggiunta la necessità di conservare il patrimonio posseduto, evitarne la distruzione, promuovere la consapevolezza dell’eredità ricevuta dal passato e, di conseguenza, stimolarne il rispetto, soprattutto da parte delle giovani generazioni. Tra gli obiettivi prioritari vi è quello di far conoscere al pubblico e agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado i risultati delle ricerche sulla protostoria friulana mediante mostre, conferenze, lezioni, pubblicazioni divulgative e attività didattica di vario tipo.
Perciò si è ritenuto necessario attuare un progetto di salvaguardia e valorizzazione delle strutture ancora visibili, e di diffusione dei risultati sinora raggiunti nel campo degli studi e della ricerca.
Per questi motivi e con questi scopi i Comuni di Basiliano, Campoformido, Castions di Strada, Codroipo, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Lestizza, Mereto di Tomba, Pozzuolo del Friuli, Rive d’Arcano, Spilimbergo, Udine, con capofila il Comune di Sedegliano hanno sottoscritto la convenzione Protostoria in Friuli.