La fondazione dei primi castellieri nell’alta pianura friulana fu preceduta e in parte si realizzò con il diffondersi dell’altro importante fenomeno che caratterizzò l’inizio della protostoria in Friuli: la costruzione delle tùmbare.
Con la costruzione dei tumuli queste popolazioni onoravano personaggi importanti della propria comunità e allo stesso tempo segnavano con opere monumentali e ben percepibili a distanza quello che andava via via definendosi come un vero e proprio confine territoriale.
Alcune di queste figure eminenti con il passare del tempo furono identificate, dai membri dello stesso gruppo o di più gruppi disseminati nel territorio esteso attorno al tumulo, come antenati comuni.
Tutte le funzioni svolte nel tempo dai tumuli – da sepolture del capo della comunità a luoghi dove si celebrava l’antenato comune, da aree di aggregazione a “cippi di confine” – trovano nella fondazione del castellieri un nuovo modo di manifestarsi e i tumuli restarono delle presenze ai margini dei territori gestiti dagli abitanti dei villaggi arginati assumendo una nuova funzione, quella di segnacoli nei percorsi a lunga distanza. Da questo momento e fino al V secolo a.C. la pianura sarà dominata dai castellieri e dai loro terrapieni monumentali.